Tipologie di disabilità nelle scuole
L'ISTAT da vari anni crea il rapporto sull'integrazione degli alunni con disabilità dove sono raccolti dati relativi agli alunni con sostegno nelle scuole. Raccoglie anche dati sull'accessibilità degli istituti scolastici e sul personale di sostegno. I grafici che seguono sono ottenuti elaborando i dati dell'ISTAT insieme ad alcuni dati raccolti dal MIUR. L'articolo contiene molti termini tecnici, evidenziati in blu, cliccando su un termine apparirà la descrizione.
Si parla di tipologie di disabilità nelle scuole, le tipologie definite qui sono 12. L'ISTAT durante gli anni ha modificato leggermente le tipologie censite: dal 2013 è stata tolta categoria "Psichiatrici", sono state accorpate le categorie "Disturbi dell'attenzione" e "Disturbi comportamentali" in "Disturbi dell'attenzione e comportamentali". Inoltre la tipologia "disabilità mentale" è stata rinominata in "disabilita intellettiva". Le tipologie qui analizzate sono le seguenti: Cecità , Ipovisione , Sordità acuta , Ipoacusia , Disabilità motoria , Disturbo specifico dell'apprendimento (DSA), Disturbo specifico del linguaggio , Disturbo generalizzato dello sviluppo , Disabilità intellettiva , Disturbi dell'attenzione e comportamentali , Disturbi affettivi relazionali , Altro . Per alunni con disabilità si indendono solo gli alunni con certificazione secondo la legge 104/92.
Tipologie anno per anno
Qui sotto, un diagramma interattivo riporta la percentuale di alunni aventi una determinata tipologia di disabilità su 100 alunni con disabilità durante gli anni, suddivisi per scuola primaria e secondaria di primo grado. Passando sopra ai quadratini con il mouse (o cliccando da cellulare) vi appariranno i dettagli. Ad esempio, nel 2009 per la scuola secondaria di primo grado ci sono il 34.3% di alunni con DSA su un totale di 100 alunni con disabilità.
Durante gli anni, la disabilità più frequente rimane la disabilità intellettiva, seguono i disturbi dello sviluppo, quelli comportamentali e del del linguaggio. Tra i disturbi meno frequenti ci sono disabilità di tipo motorio e sensoriale (cecità, sordità, ipovisione e ipoacusia). Le percentuali non sommano a 100 perché un alunno può avere più tipologie di disabilità contemporaneamente.
Da questi dati è comunque molto difficile ottenere un'interpretazione chiara della variazione delle percentuali durante gli anni. Infatti, le variazioni che si vedono sono probabilmente dovute a modifiche nella procedura di raccolta di dati e di classificazione nelle categorie di disabilità. Ad esempio, osservando la tipologia "Sviluppo" (disturbo generalizzato dello sviluppo), si vede che prima del 2013 è intorno al 17% mentre dopo il 2013 passa a circa il 24%. Un incremento tale può essere spiegato con il fatto che si è cambiato il metodo di attribuzione alle categorie. Infatti nello stesso anno si nota una riproduzione delle percentuali nelle categorie Apprendimento e Attenzioni-comportamentali.
L'inconsistenza dei dati rende impossibile fare considerazioni sull'andamento temporale delle tipolgie di disabilità. La stessa cosa si nota sotto nalla sezione "Differenze geografiche".
Scuola primaria
Scuola secondaria I grado
Differenze di genere
E' noto ed è ben chiaro dal grafico sottostante che esistano delle differenze di genere nelle tipologie di disabilità. Vari studi dell'OECD (glossario) [https://www.oecd-ilibrary.org/education/students-with-disabilities-learning-difficulties-and-disadvantages_9789264027619-en] hanno rilevato la prevalenza maschile sulle femmine tra gli alunni con disabilità. Le motivazioni di questa preponderanza maschile non sono state chiarite completamente. Tra le ragioni proposte vi sono: 1. Maggiore vulnerabilità (rischio di malattie e traumi) dei maschi rispetto alle femmine sotto l'aspetto biologico. 2. Per alcuni casi, un atteggiamento discriminatorio porta a favorire l'aspetto formativo-educativo dei maschi rispetto alle femmine. 3. A seguito di traumi, frustrazioni o fallimenti i maschi adottano più frequentemente atteggiamenti aggressivi o atipici rispetto alle femmine.
Valori per 100 alunni con disabilità
Differenze geografiche
Le differenze geografiche sono maggiori per i DSA ( Disturbo specifico dell'apprendimento
), Disturbi dell'attenzione e comportamentali e i Disturbi affettivi relazionali . Per le altre tipologie di disabilità non sembrano esservi differenze di tipo geografico, le analisi dettagliate saranno riportate qui sotto in un box informativo.Valori per 100 alunni con disabilità